L’Onice di Montaione
Nella zona meridionale del territorio di Montaione, nei dintorni di Iano, fratture nei banchi travertinosi rivelano filoni di una varietà di alabastro calcareo, che per la sua natura e i suoi colori – di solito nella tonalità del bianco, del grigio, del bruno e del marrone – è comunemente definito alabastro-onice.
Le caratteristiche strutturali più evidenti di questa pietra richiamano infatti il vero e proprio onice, una varietà di calcedonio, dalle tipiche striature bianche e nere. Nel caso specifico si tratta però di semplice carbonato di calcio che ha subito un processo di riprecipitazione e ricristallizazione, riempiendo le fessure verticali del travertino originario. L’alabastro-onice inoltre non va confuso con l’alabastro gessoso di Volterra, meno prezioso.
L’escavazione dell’onice di Montaione, soprattutto in località California, era occasionale all’inizio del Novecento, ma dalla fine degli anni sessanta fu praticata intensivamente, arrivando ad impiegare fino a 15 addetti nel solo processo di estrazione: negli anni settanta si diffuse anche la lavorazione di oggetti ornamentali. I dati segnalano che nella trasformazione di minerali non metalliferi erano impiegati nel Comune di Montaione 15 addetti nel 1951, 71 nel 1971 e 21 nel 1981, con un incremento nel primo ventennio ben superiore alla media dell’area della Bassa Valdelsa, incremento che probabilmente deve essere attribuito proprio alla lavorazione dell’onice, così come la flessione può essere attribuita alla successiva crisi del settore, dovuta all’alto costo di estrazione.
Le attività estrattive si sono protratte soltanto fino alla prima metà degli anni ottanta del secolo scorso e oggi è rimasto a Montaione solo un artigiano specializzato nella lavorazione di pietre dure, che ha progressivamente diversificato la produzione di oggetti decorativi, dando maggiore spazio a materiali alternativi piuttosto che all’onice di Montaione per la scarsità della materia prima.
L’onice di Montaione è un prodotto molto particolare, con effetti cromatici di pregio, la preziosità è dovuta alle speciali condizioni geologiche dell’area che presenta una abbondante presenza di diversi altri minerali che hanno contribuito alla sua specifica formazione.
Il successo di questo materiale dagli anni sessanta agli ottanta del secolo scorso è collegato alle sue caratteristiche che lo rendono facilmente lavorabile e lucidabile, adatto a realizzare oggetti svariati e di pregio come statue, soprammobili, lastre per rivestimenti interdi ed esterni, tavoli, ecc.
