“Un angolo di Toscana dove il tempo si ferma”

Il convento francescano in Toscana da visitare nel 2024

I conventi francescani sono tra le strutture religiose più affascinanti e ricche di storia in Italia. Fondati dall’ordine dei Francescani, seguaci di San Francesco d’Assisi, questi conventi sono caratterizzati da un’architettura semplice e austera, che riflette i principi di povertà e umiltà promossi dal santo. Oltre alla loro bellezza architettonica, i conventi francescani sono luoghi di profonda spiritualità, dove si respira un’atmosfera di pace e riflessione. 

Questi complessi monastici, spesso situati in luoghi isolati e immersi nella natura, sono stati per secoli centri di preghiera, studio e assistenza ai poveri. Tra i vari conventi francescani presenti in Toscana, uno spicca per la sua unicità e il valore storico e spirituale: la Gerusalemme di San Vivaldo.

La Gerusalemme di San Vivaldo: un convento francescano unico

Situato nella Selva di Camporena, nei pressi di Montaione, il convento francescano di San Vivaldo è conosciuto come la “Gerusalemme di Toscana” per la sua straordinaria riproduzione in scala dei luoghi santi di Gerusalemme. Fondato all’inizio del XVI secolo, questo complesso è nato dall’idea di offrire ai fedeli un’alternativa al pellegrinaggio in Terra Santa, allora difficilmente accessibile a causa delle guerre e dei lunghi viaggi.

Il convento di San Vivaldo si distingue non solo per la sua funzione religiosa, ma anche per il valore storico e artistico delle sue cappelle, che rappresentano i luoghi della Passione di Cristo. Il progetto di costruzione di questo complesso è stato avviato dai frati francescani tra il 1499 e il 1500, con il supporto delle comunità locali e l’importante contributo di fra Tommaso da Firenze, figura chiave nello sviluppo del Sacro Monte

Gerusalemme dentro al convento

La Gerusalemme di San Vivaldo è un luogo di grande suggestione spirituale. La struttura riflette l’orografia del territorio, sfruttando colline e valli per riprodurre fedelmente la topografia di Gerusalemme. Questa particolare attenzione alla conformazione del terreno ha permesso di creare un percorso di devozione che emula l’esperienza del pellegrinaggio in Terra Santa. Come descritto da Rosanna Caterina Proto Pisani nella raccolta “La Gerusalemme di San Vivaldo. Guida alla visita del museo e alla scoperta del territorio”:

In una lista dei conventi dell’Osservanza francescana del 1509 circa, San Vivaldo è descritto come edificato presso un Santo Sepolcro «con diversi sacelli e edicole somiglianti ai Luoghi Santi costruiti sul Monte Sion e sul monte degli Olivi (di Gerusalemme)», collocato in un luogo dove «anche i colli e gli avvallamenti sono simili a quelli di Gerusalemme».

I Frati minori a Montaione

Uno dei punti di forza del convento è la sua capacità di trasportare i visitatori indietro nel tempo, offrendo un’esperienza spirituale e culturale immersiva. Il complesso ospita diverse cappelle, tra cui quella del Santo Sepolcro, che riveste un’importanza simbolica particolare, essendo il cuore del progetto originale ispirato alla Gerusalemme reale. Inoltre, la Gerusalemme di San Vivaldo ha una storia ricca e documentata, che testimonia il fervore religioso e l’impegno dei Francescani nella promozione della devozione e della spiritualità. In questo Sacro Monte si concedevano le indulgenze ai pellegrini che lo visitavano, a testimonianza dell’importanza che questo luogo ha avuto per i fedeli dell’epoca e continua ad avere oggi.

All’interno dell’ordine dei Francescani ci sono diversi ordini, come per esempio le Clarisse e il Terz’ordine di cui faceva parte Frate Vivaldo. A Montaione ci sono i Frati minori, cioè i religiosi del Primo Ordine fondato da Francesco, che scelse l’appellativo “minori” in segno di umiltà. Il progetto deriva dal fatto che i Francescani minori erano allora, e sono tuttora, custodi del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Poi le indulgenze che venivano concesse sono tutt’ora in vigore, quindi è possibile pensare, per esempio, a una visita a San Vivaldo per il Giubileo del 2025. 

Perché visitare la Gerusalemme di San Vivaldo

Grazie a questa storia, il convento francescano di San Vivaldo è una meta ideale per chi cerca un luogo di riflessione, spiritualità e bellezza immerso nella natura toscana. Il 2024 è la tua occasione per scoprire o riscoprire questo luogo unico, sia per la sua importanza storica sia per il suo valore come simbolo di devozione. Visitare la Gerusalemme di San Vivaldo significa fare un viaggio non solo fisico e spirituale, in un luogo che continua a testimoniare l’eredità dei Francescani e la loro missione di pace e fede. Stai programmando un viaggio in Toscana? 

Inserisci la Gerusalemme di San Vivaldo nel tuo itinerario e vivi un’esperienza arricchente e indimenticabile. 

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